Esce oggi il giallo autobiografico del ragazzo ucciso sulla Riva del Po

25 ottobre 2025, ci siamo. Con un mesetto di ritardo dovuto al fatto che in mezzo c’era agosto, esce la storia torbida e vera di una morte ingiusta, coperta da collusioni, dove mille intrallazzi si tessono tra divise e agrari, in un mondo duro, dove non c’è spazio per la pietà. 

Sullo sfondo la foschia e il fiume. 

Siamo vicini al Delta del Po. Qui la Mitteleuropa incontra il Mediterraneo. Qui Valeria, una cinquantenne alta, bionda e coriacea, non si arrende. Continua a indagare e regge la controspinta di una comunità disposta a tutto pur di proteggersi.

«Camminò fuori dal cimitero, oltre i pilastri dalla foggia antica, lungo il vialetto dritto, tra i giardini e le siepi tipici dei paesi del Ferrarese, l’aria gravida d’acqua, il fiume pachidermico addormentato nella boscaglia. Valeria sollevò gli occhi e cercò Riccardo nel tramonto infestato di insetti e trovò invece un gruppo di ragazzi in attesa di farle le condoglianze.»
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