Attacco agli Youtuber. Garlasco: la storia nella storia
Attacco agli Youtuber. Garlasco: la storia nella storia
Bugalalla, Grimaldi, Zanella, Tosatto, Gregoretti e tutti gli altri
Prima dell’attacco agli Youtuber, la vendetta dei cani sciolti
Garlasco: l’attacco agli Youtuber è un caso nel caso. All’inizio fu il boom, il grande successo dei creators è stata la vendetta dei rompicoglioni cacciati dal sistema, Max Parisi, Tosatto, Sindoca… Mi ci metto anch’io e tanti altri dall’ego ipertrofico, ma che sanno fare benissimo il proprio mestiere. E che, subito, fin dalla primavera scorsa, presero a rifare l’alesaggio al deretano dei detrattori della nuova indagine di Fabio Napoleone.Insomma tirava una bella aria su X. Ma il sentiment di un intero Paese poteva essere lasciato alla mercé di cani sciolti?
Ovvio che no.
La prima a muovere è la Regina, contro Tosatto
Incombe iI referendum sulla riforma della Giustizia e, in agosto, Albina Perri, direttrice del settimanale Giallo, attacca Andrea Tosatto per un servizio irrispettoso trasmesso in data della morte di Chiara Poggi. È l’intervista a un Lovati ebbro, dove l’avvocato dell’indagato Andrea Sempio fa dell’ironia con un fruttolo in mano.Re e Cavallo contro Gregoretti
Levata di scudi in difesa del dr.Tosatto, psicologo e stand-up comedian, e viene mollata la presa sul genovese. In settembre il tiro si sposta su Marco GregorettiIl regista Luigi Grimaldi e Gianluca Zanella, pubblicista e creator, contestano a Marco Gregoretti la credibilità dovuta a un giornalista professionista con esperienza trentennale. Insieme a Gregoretti finiscono nel mirino personaggi dell’intelligence all’origine stessa delle inchieste Clean.
Senza logica apparente, Grimaldi e Zanella sostengono che non è vera la notizia di testimoni in procura annunciata da Gregoretti. L’attacco agli youtuber si allarga al dr.Stevens e a Riccardo Sindoca. Tanta acrimonia appare immotivata e come sempre le grandi anomalie sono tali perché occultano fatti.
Chi ha paura che alcuni testimoni oculari abbiano parlato? Perché scagliarsi contro un giornalista di esperienza? Incomprensibile.
Tanto più che Dr. Riccardo Sindoca, vecchio volpone dell’intelligence, lo dice chiaro:
«La Procura avrebbe interesse a smentire la presenza di nuove rivelazioni e testimoni. Dunque perché non l’avrebbe fatto?»
Gli schieramenti degli youtuber sembrano dividersi attorno alla questione.
Le ragioni dell’attacco agli Youtuber
Troviamo Grimaldi & Co e tanti commentatori della community affascinati dall’idea che tutto sia colpa della massoneria o altro gruppo settario. Tanti altri insieme a Gregoretti puntano invece contro istituzioni infedeli del Sistema Pavia.Diciamo che chi ha paura della riforma della Giustizia tende a desiderare che la colpa sia della massoneria, e che non sia invece dei magistrati. Si agita lo spettro della massoneria e delle sette nella speranza che intimoriscano più della Giustizia stessa.
Del resto, il 24 settembre Vincenzo Vita dalle pagine del Manifesto chiede di silenziare il caso Garlasco sulle televisioni e il dibattito nell’opinione pubblica: “Un sottotesto neppure tanto sottaciuto è l’attacco all’efficienza della magistratura, su cui pendono errori e lentezze disarmanti. Secondo il copione della destra.”
Il Manifesto invoca la censura, ovvero l’applicazione della delibera n.13 del 2008 dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Vi è l’impudenza di condurre battaglie per la libertà, mentre al medesimo tempo, si tenta di chiudere la bocca alla gente.
D’altra parte se, per alcuni intellettuali, Kirk, l’attivista americano che i sessi sono solo due, se l’è meritato, di finire ammazzato… Cosa ci si può aspettare? Su questo punto Tosatto ha più di un’idea, si veda il suo video commento su Giorgio Odifreddi.
E dunque Garlasco specchio di degrado e interessenze tra affari, divise, toghe e scranni parlamentari?
Nooo, sembrano dire Zanella, Grimaldi, Perri.
In quei primi di settembre, per molti youtuber, il delitto e i depistaggi sono colpa della massoneria.
A nulla vale pregare su X : «Ragazzi, scusate, ma per rispetto alla storia, non potete continuare a usare il termine “massoneria” come sinonimo di satanismo; Pascoli e Carducci erano frammassoni :-) Al più, nella massoneria di oggi, si parla di appalti e di governi. Non di Satana.»
Ma l’attacco agli Youtuber non si ferma e prosegue la delegittimazione contro i creators non allineati alla pista massonico-satanica. Alcuni protagonisti danno l’impressione di voler di egemonizzare il sentiment.
Che fa, minaccia?
Tant’è Luigi Grimaldi si spinge a chiedere a Sindoca se non era meglio astenersi sul caso Garlasco e allude a controversie giudiziarie e condanne a carico dell’operativo di intelligence nel corso della sua attività circa una ditta inquinante di Vicenza. Eppure Riccardo Sindoca era sulla questione Garlasco fin dal 2012, ai tempi del caffè con l’avvocato dei Poggi, Tizzoni, e del Maresciallo Marchetto, capo della stazione di Garlasco. Quando evidentemente il dr. Sindoca già monitorava lo scontro tra divise. Peraltro non è escluso che le sue risultanze abbiano contribuito alle inchieste Clean.Attacco agli youtuber: se il bastone non funziona
Tosatto e Bugalalla tuttavia hanno avuto l’intelligenza per non farsi fregare, di capire che un giornalista e un operativo d’intelligence, con tanta esperienza, erano solo valore aggiunto. E poi ormai siamo agli inizi di ottobre. Salta il coperchio sugli intrallazzi del 2017, con ben tre magistrati di Pavia coinvolti direttamente nel caso Garlasco: Mario Venditti, Pier Paolo Mazza, Fabio Lambertucci. E ben tre carabinieri Scopetta, Sapone, Spoto. E così alla fine la strategia della pista massonica si arena, l’attacco agli youtuber fallisce, la delegittimazione non riesce.Non sono riusciti a isolare Gregoretti, invitato nella room di Bugalalla il 13 di ottobre.
Il ruolo del dr. Stevens si rivela a contatto con la risorsa delle risorse, l’avvocato Lovati. Più intelligence, che vlogger.
Mentre Riccardo Sindoca si defila, sembra per curarsi. O magari sta lavorando nell’ombra, chissà…
A Zanella, Grimaldi e Perri non resta che riconciliarsi con gli altri. Forse perché, a loro volta, Perri e Bugalalla hanno subito attacchi inqualificabili per grossolanità e sessismo.
Zanella viene così invitato nella room di Tosatto e bisogna dare atto a Gianluca di essere un giornalista, su Garlasco, preparato come se ne trovano pochi.
Anche Luigi Grimaldi si fa perdonare. Non solo realizza sempre audiovisivi patinati e fa televisione da vero professionista, ma ha il grande merito di adocchiare una collana maschile in cuoio e metallo, sul divano, nelle prime fotografie della scena del delitto. La medesima collana è al collo di Sempio in una fotografia di gioventù grandemente divulgata dalla stampa. È la prova. La verità fattuale è sotto gli occhi di tutti e l’ha trovata Grimaldi anche se quella scoperta sarà probabilmente confutabile in dibattimento.
Si passa alla carota
Tant’è, in ottobre, l’attacco agli youtubers viene sospeso. La manovra di screditamento dei non allineati è fallita e allora cambia la strategia. Se non hanno funzionato le maniere cattive, si tenta con le buone.Pino Rinaldi protagonista talk e nume tutelare dei garlaskers su X, viene arruolato a La7 del gruppo Cairo e gli viene affidata una striscia quotidiana, alle 6 di sera, “IgnotoX”. A Bugalalla è già stata assegnata una rubrica fissa su Giallo (sempre gruppo Cairo) “I salmoni”. Mentre anche la dr. Antonella Sellitto comincia a pubblicare pezzi sul settimanale della Perri.
Esche, per evitare di trovarsi troppe voci ascoltate schierate sul versante opposto della battaglia referendaria contro la riforma della Giustizia.
Si tenta di lavorare ai fianchi perfino Tosatto, la cui formazione politica è improntata alla naiveté più assoluta. Acutissimo, intelligente e versatile, ma quando parla di politica gli mancano i fondamentali. Ci si può lavorare e il 21 ottobre va in onda un salotto youtube dove Tosatto è accerchiato da Perri, Pasquale Bacco – da tempo nella squadra di Giallo –, Bugalalla e Sellitto. Per la verità c’è anche lo youtuber Giancarlo, un tipo simpaticissimo romano, molto amato.
Buga assai più competente di quanto vuol dare a intendere, tramite la Perri ha intanto chiesto e ottenuto un’intervista con il decano dei giornalisti espliciti, Vittorio Feltri. Tosatto e Gregoretti scrivono insieme una pagina di grandissimo giornalismo con l’intervista a un compagno di galera di Stasi e finiscono con raccogliere la meravigliosa testimonianza umana di un rapinatore di banche.
Ora non ci resta che confidare nella dottoressa Francesca Bugamelli, che sorride a tutti e però contribuisce a sventare tutte le mene. Che fermi chi vuole inquinare il dibattito sulla Giustizia e ostacolare la libera formazione dell’opinione pubblica.
Garlasco libera.
